UBUNTU – I am because We are

Armando Milani, nostro maestro, ha chiesto ad ANONIMA  di contribuire alla mostra collettiva internazionale UBUNTU – I am because We are.

Abbiamo colto l’occasione per passare del tempo con lui e realizzare un’intervista.


Cuore e graffetta nel poster di Armando Milani Ubuntu Save Love

Una graffetta per custodire e mantenere insieme. Un cuore. Simbolo universale dell’amore.
Questa l’immagine scelta per la mostra I AM BECAUSE WE ARE che inaugurerà lunedì 15 ottobre alle ore 18 presso i portici della Rotonda di via Besana a Milano.
Ideata e curata da Armando Milani, suo il manifesto della mostra, in collaborazione con Francesco Dondina, con il contributo della Società Umanitaria e il patrocinio del Consolato Generale del Sudafrica di Milano, del’AGI Alliance Graphique Internationale e dell’AIAP Associazione Italiana Design della comunicazione visiva.

Armando Milani  ha stimolato la comunità internazionale del design a ragionare sul concetto di UBUNTU

Poster di Armando Milani con uomo che sale le scale

Un appuntamento con il mondo della grafica e del design internazionale chiamato dal maestro Milani ad offrire la propria lettura del concetto di ubuntu, termine con cui nell’Africa subsahariana si intende esprimere un legame di condivisione che unisce tutta l’umanità.
Parola di origine bantu, si accompagna all’espressione Ubuntu ngumuntu ngabantu: io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti noi siamo/ I am because We are.

Dall’Africa subsahariana ad Armando attraverso Nelson Mandela

Scoperta da Armando Milani nella voce di Nelson Mandela, testimone assoluto di un’etica, fondata sulla lealtà e sul rispetto dell’uomo, Ubuntu diventa, nelle mani di questo artista, uno strumento da portare con sé. Nell’arco di un anno, Ubuntu è con Milani in workshop e mostre in varie parti del mondo: dalle Università AUM e Anàhuac in Messico all’American University e Kemet Art&Design Institute del Cairo, l’americana Alfred University, gli italiani IED Istituto Europeo del Design e ABA Catania Academy,  l’Università di Cape Town solo per citare alcuni.
Ambasciatore italiano per l’International Day Design 2018, dedicato al rapporto tra design e sostenibilità intesa in senso economico, sociale e ambientale, ha saputo coniugare in modo sensibile la valenza del concetto universale di ubuntu con la sua cifra stilistica, caratterizzata da chiarezza e forza per una comunicazione efficace.

La sfida: trovare la sintesi grafica del concetto di Ubuntu

Il ruolo del visual designer è per lui “interpretare parole ed idee con immagini sintetiche, inconfondibili, codificando la realtà, ma interpretandola al tempo stesso con i propri valori. Ogni progetto è appropriato, unico, ma anche ambiguo, misterioso, non definito, per suscitare nel lettore quella curiosità e quella possibilità di interpretazione che lo coinvolge emotivamente e ne stimola la memoria”.
Messaggi potenti perché semplici, come ricorda Bruno Munari (“complicare è semplice, semplificare è difficile”). Eppure sembra venga naturale a questo artista realizzare opere che rimangono nella memoria collettiva. Basti pensare alla colomba con la lettera A in bocca realizzata in occasione del 60° anniversario delle Nazioni Unite a New York nel 2005. Un gesto grafico capace di togliere alla parola WAR il pervasivo senso di minaccia per attribuire speranza e futuro alla pace.

Massimo Vignelli - America the Melting Pot

Il dialogo al centro dell’opera di Armando Milani, considerato uno dei più noti designer del mondo, consapevolmente ascritto alla filosofia ubuntu per la sua espressa necessità di comunicare ciò che considera fondamentale e fondante una società: l’importanza e la bellezza dell’uomo.
Un dialogo che porta a realizzare la mostra UBUNTU – I AM BECAUSE WE ARE con una partecipazione significativa di grandi nomi del design e della grafica internazionale (oltre ad Armando Milani, saranno visibili opere di Albe Steiner, Massimo Vignelli, Milton Glaser, Uwe Loesch, Isidro Ferrer, Alain Le Quernec e molti alti grandi nomi dell’AGI), accanto alle proposte degli studenti delle maggiori istituzioni formative del settore e ai disegni di bambini del Bangladesh, dell’America del Nord e della Fondazione Luzzati di Genova, a ricordare che la Rotonda Besana è anche sede del MUBA, il Museo dei Bambini.

Designer da tutto il mondo per un progetto che parla a tutti e agisce sulla realtà

Lo studio di Armando Milani e l'allestimento della mostra Ubuntu

“From everyone to everyone”: dai 5 agli 80 anni, da tutte le parti del mondo si racconta l’UBUNTU facendosi al contempo ambasciatori di una nuova forma di coralità che a null’altro sottende se non al principio dell’unicità universale umana, e permettendo di riflettere su come un progetto di comunicazione possa agire sulla realtà.
La mostra sarà aperta fino al 28 ottobre, poi il progetto è di proseguire a Madrid, presso il Centro de Creación Contemporanea Matadero. Una successiva tappa in Sudafrica, a Cape Town e poi ancora in viaggio col suo carico prezioso.

Armando Milani nel suo studio durante la progettazioje della mostra Ubuntu

Il poster di Anonima, verrà è stato pubblicato solo dopo l’inaugurazione assieme a molti altri inediti.